Quintorigo a Verona

Sabato sono andato a Gate52 di Verona con l’amico Bocca a vedere i Quintorigo con la cantante nuova.

Tanta tristezza.
Innanzitutto il locale stupendo era semi vuoto, ho chiesto alla picchia (autoctona) se fosse normale e mi ha risposto che quel locale è sempre vuoto.. "qua a verona il rock e cmq la musica non prettamente mainstream, non piace tantissimo"

Che spreco! un locale così figo trattato in quel modo 🙁

Il giudizio tecnico sul concerto?
MI affido alle parole della picchia in ML dei quintorigo

Per quanto riguarda il duo de leo-tarroni ho assistito ad un intenso e giocoso spettacolo, innovativo, brillante e pieno di idee.
I due sul palco impressionano per la tecnica e il talento ed emozionano per la loro intesa e per come riescano a rendere nuovi alcuni classici che pensavamo di avere già ascoltato mille volte.
I loro brani sono originali, con uno stile molto personale ma anche, ohmioddio, "orecchiabili".
Forse sbaglio ma ho notato una voce più rilassata, più libera, meno obbligata in un ruolo e quindi, forse, meno alla ricerca dell’effetto e più coinvolta nell’interpretazione.
Cercatevi le date, insomma.

Per quanto riguarda i quintorigo non starò qua a dire che non ero prevenuta (tendo ad essere partigiana e lo so) quindi mi sono impegnata per filtrare la mia resistenza ad una voce diversa e per ascoltare la nuova resa del gruppo.
Occhei, suonano bene, occhei, la cottifogli ha una bella voce.
Se qualcuno ha nostalgia dei quintorigo intesi come "voce particolare con accompagnamento di fiati e archi" si troverà bene, ma mi è mancato tutto il resto.
Nessuna novità ma solo una buona esecuzione, ad alto livello certo, non discuto il livello tecnico del gruppo e non credo ci sia neppure bisogno di dirlo qui.
E’ che mi ricordo di quando, durante i concerti, mi arrivava una sberla in piena faccia, la sensazione che "quella roba lì" l’avrei ascoltata solo lì, in quel momento, che nessun altro musicista l’avrebbe anche solo pensata.
Non è colpa di qualcuno in particolare, è un’alchimia diversa che dà un risultato diverso.

Dopo tutti questi mesi non si può più dire che devono ancora trovare l’intesa perfetta, l’intesa c’è, ma il risultato è un gruppo di professionisti con ottime capacità che suona in stile quintorigo. Punto.
E’ che detta così sembra la recensione di una cover-band.
Per dirla con una metafora cretina:
I ragazzi in quest ultimo anno si sono stempiati meno del previsto, ma gion ha i capelli lunghi…

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4 risposte a Quintorigo a Verona

  1. anonimo scrive:

    Da omonimo, reputo De Leo un gran figo. Sicuramente l’anello forte dei primi QR.

    E capisco che e’ un po’ strano vederli adesso. Oh, basta cantanti storici che se ne vanno!

    Cari saluti

    [u]

  2. anonimo scrive:

    vero: è uno schifo che un localone come il Gate sia sempre deserto, io sono andato a febbraio per la serata Mi Casa es sonica, suonavano i Sikitikis, ci saranno state 30 persone. stessa sarata a Bologna all’Estragon 15gg fa e il locale, che è il doppio, era strapieno…

    tralatro ho fermato un ragazzino davanti alla discoteca lĂŹ vicino per chiedere dov’era il Gate e mi ha detto: ah, quel posto… fa schifo, non ci va nessuno!

    vabbè… i baristi comunque sono simpatici, mi hanno fatto lo sconto sulla birra, e una consumazione l’avevo trovata per terra… ottimo

    moro

  3. GeorgeSand scrive:

    vabbuò , hai chiesto a uno che andava alla discoteca lĂŹ vicino, non pretendere il neurone… (momento snob)

    è deprimente ascoltare un concerto avvolti dall’eco, è deprimente sapere che quel locale, probabilmente, non reggerĂ  un altro anno, nonostante sia l’unico in zona, per dimensioni e struttura, dove “certa gente” può venire a suonare (http://www.gate52.it)…

    checittĂ demmerda

    beh, grazie per la citazione caro, non mi ha picchiato nessuno nemmeno in mailing list, pare che molti “rospi” siano d’accordo…

  4. bocca scrive:

    concordo, è davvero uno spreco che un cosi bel locale sia cosi poco considerato dai veronesi…

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